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Dal 2002

La nostra storia

La nostra azienda nata nel 2002 e fondata da Giacomo Tachis ha continuato a produrre il miglior vino fino ad oggi.

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La nostra storia

Giacomo Tachis

Il grande enologo, diventato oramai leggenda, arrivò in Sardegna nei primissimi anni 80, come consulente del Consorzio dei Vini Sardi e quasi contemporaneamente come enologo della Cantina Di Santadi, il cui Presidente Antonello Pilloni vide in lui l’uomo giusto per il rilancio della viticoltura del Sulcis. E così fu…

Il maestro Tachis iniziò in questo modo il lavoro in Sardegna e la sua lunga collaborazione con la Cantina di Santadi che continuò fino al 2010, anno del suo ritiro dalla professione dovuto a motivi di salute.

All’inizio di questo secolo, dopo aver lanciato tanti vini di successo, Tachis fu fautore e artefice di un’altra creazione, AGRIPUNICA.

La sua immensa competenza in campo enologico riuscì a convincere altri due personaggi della vitivinicoltura Italiana, suoi amici, ad unire le proprie forze per creare qui in Sardegna un’azienda dedita ad una produzione di vini di alta qualità ma con una visione più internazionale di quanto finora fatto.

Fu così che il Marchese Nicolò Incisa Della Rocchetta e Antonello Pilloni, per il tramite di Tachis, si incontrarono una sera a cena a Verona  durante il Vinitaly; i tre buttarono le basi per una collaborazione che sin da subito si mostrò di successo.  Vennero acquistate due Tenute, la prima già vitata in località “Barrua” nel Comune di Santadi, la seconda molto più grande che comprendeva una serie di terreni collinari situati nel Comune di Narcao. 

A questo punto mancava solo il vino: con l’annata 2002 Tachis mise nuovamente in pratica la sua grande abilità, quella che lui stesso amava definire (rivolto a se stesso) come di “Mescolavin”. 

In campo vinicolo, Sulcis vuol dire soprattutto “Carignano” ed è proprio da questa preziosa uva, che venne creato il vino rosso Barrua, utilizzando sapientemente anche delle piccole percentuali di altri due vitigni internazionali a lui molto cari, il Cabernet Sauvignon e il Merlot, per la nascita di un’eccellenza dei vini Sardi.

Seguì poi nel  2005 il Montessu, che con una base di Carignano del 60% veniva completato dalle consuete varietà Bordolesi per dar vita ad un vino di buona complessità e ricchezza fenolica, che affiancasse il Barrua nei mercati internazionali, oltre che in quello italiano.

Giacomo Tachis è stato quindi fondatore ed enologo, oltre che socio e consigliere di amministrazione di Agripunica e ogni volta che una bottiglia di Barrua o di Montessu viene aperta, c’è sicuramente la ricchezza di un territorio al suo interno, ma anche quella di una storia, la storia di un genio del vino che viene raccontata attraverso la degustazione nel calice.

Giacomo Tachis

Marchese Incisa Della Rocchetta

Il Marchese Incisa Della Rocchetta, illustre esponente del panorama vinicolo Italiano e mondiale, fu a sua volta promotore e autore della nascita di AGRIPUNICA.

Spinto dalla curiosità di questa nuova e stimolante sfida in Terra Sarda, diede un fondamentale impulso alla creazione e allo sviluppo di AGRIPUNICA. mettendo a disposizione, oltre all’esperienza, anche il considerevole know how gestionale di cui disponeva, elementi questi che diedero da subito i frutti nella nuova realtà aziendale.

Il Marchese ha ricoperto il ruolo di Presidente di AGRIPUNICA dalla nascita nel 2002 e fino al 2017 compreso; attualmente ricopre la carica di “Presidente Onorario”, di cui orgogliosamente andiamo fieri. 

 Marchese Incisa Della Rocchetta

Antonello Pilloni

È Amministratore e Direttore di AGRIPUNICA fin dalla costituzione di essa nel 2002.

Antonello Pilloni, già Presidente della Cantina di Santadi, è insieme a Giacomo Tachis e al Marchese Nicolò Incisa Della Rocchetta l’altro padre fondatore di AGRIPUNICA Imprenditore instancabile, preminente rappresentante della vitivinicoltura Sarda, fu colui che per primo portò Giacomo Tachis in Sardegna. Profondo conoscitore del Mondo del vino, ha fin dall’inizio perseguito con tenacia l’obbiettivo di portare la Sardegna enoica a competere con le regioni di più antica tradizione vinicola.

Antonello Pilloni